La Galleria13 è lieta di presentare la mostra “A Japan Love Story: Visioni di Araki, Daido e kenna” che sarà aperta al pubblico da giovedì 24 aprile a sabato 24 maggio nella sua sede espositiva in Via Roma 34/b, Reggio Emilia.

Questa mostra è un viaggio nell’anima del Giappone, attraverso gli occhi di tre grandi maestri della fotografia: Nobuyoshi Araki, Daido Moriyama e Michael Kenna.

Tre artisti, tre approcci, un solo Paese – enigmatico, stratificato, mutevole.
Con Araki entriamo in un Giappone intimo, personale, dove eros, memoria e morte si intrecciano in un racconto viscerale. La sua fotografia è diaristica, talvolta cruda, ma sempre profondamente umana.
Daido Moriyama ci trasporta nelle strade di Tokyo, nei suoi margini sfocati, nei movimenti veloci della città. La sua estetica grainy e provocatoria frantuma la narrazione lineare e restituisce frammenti di una realtà vissuta nell’urgenza.
La voracità di questi due artisti spinti dall’urgenza, si contrappone alla calma e alla placida osservazione di Michael Kenna.
Uno sguardo straniero quello di Kenna — occidentale profondamente affascinato dalla cultura giapponese — ci conduce in un Giappone silenzioso, sospeso tra spiritualità e natura. Le sue fotografie in bianco e nero sono visioni meditative, dove il tempo sembra essersi fermato e le linee del paesaggio si dissolvono nell’astrazione. Con inquadrature essenziali e un uso magistrale della luce, Kenna trasforma paesaggi, templi e alberi solitari in icone poetiche. Ogni immagine è il risultato di una lunga contemplazione, spesso realizzata nelle ore liminali del giorno, quando la luce è più rarefatta e il mondo si dissolve.
Insieme, queste opere compongono un ritratto sfaccettato del Giappone: un paese in cui tradizione e modernità convivono, e dove lo sguardo fotografico si fa specchio dell’invisibile.

Le loro opere, pur distinte per stile e approccio, convergono nel catturare l’essenza di una cultura in perpetua evoluzione. Araki ci invita a esplorare l’intimità e la sensualità della vita giapponese, Moriyama ci svela le ombre e le luci delle sue strade caotiche, mentre Kenna ci conduce in paesaggi sereni e meditativi, avventurandosi molto spesso, in solitaria nelle sconfinate distese di neve di Hokkaido, l’isola più a nord del Giappone.

Queste tre sensibilità artistiche, attraverso la potenza delle loro visioni, ci invitano a riflettere su un Paese che, pur nella sua modernità, non ha mai smesso di cercare il contatto con il suo passato, con la sua storia e con l’invisibile. In fondo, il Giappone non è mai solo un luogo fisico, ma un’idea che prende forma in ogni scatto, in ogni frammento di tempo congelato.

La mostra si chiude con un invito: lasciare che queste immagini non solo ci raccontino, ma ci trasformino, rivelandoci aspetti nuovi di un mondo che, pur così lontano, risuona profondamente dentro di noi.