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Maurizio Galimberti

Ritratti

A volte il ritmo silenzioso dei miei ritratti pone i soggetti a farsi una domanda…Maurizio dove guardo? cosa faccio? Io non rispondo e scatto senza perdere un secondo…in cinque minuti lo shoot è finito…nell’ordine perfetto…pronto per essere montato…senza aggingere nulla…senza togliere e sostituire nulla… Leggendo nel bellissimo libro ” un silenzio interiore…i ritratti di Henry Cartier Bresson “, la presentazione del grandissimo Jean-Luc Nancy , trovo la risposta al silenzio e all’immobilismo fisico dei miei ritratti…lui scrive: Il vero ritratto è quello in cui il personaggio rappresentato non è colto in nessuna azione né adotta una espressione che svii dalla persona stessa. H C B dice…” cerco soprattutto un silenzio interiore…cerco di tradurre la personalita’ e non un espressione…” Ecco mi ci ritrovo totalmente…ecco una risposta al silenzio…al immobilismo…allo spiazzare il soggetto, che i miei ritratti producono… E’ la composizione mentale durante lo shoot che li porta in una dinamica futurista-duchampiana…composizione per me ossessiva…ma loro ( i soggetti ), sono assolutamente immobili ed in silenzio… Intimamente ho sempre cercato le parole di Jean-Luc Nancy…intimamente ho sempre seguito la progettualita’ da ” zanzara pungente ” di H C B…

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