Jonathan Guaitamacchi
Jonathan Guaitamacchi nasce a Londra nel 1961, vive e lavora tra Milano, Londra e Cape Town. Si diploma in pittura all’Accademia di Belle arti di Brera a Milano, sempre mantenendo un sguardo appassionato e di studio all’ambito architettonico. Nel 1997 presenta una mostra personale presso l’Officina della Pressione a Milano, dove espone i grandi disegni realizzati presso l’area dei gasometri dismessi alla Bovisa. Nello stesso anno, 1997, vince ex-equo il premio Suzzara, è poi presente con alcuni lavori alla XIV Quadriennale di Roma.
Ai soggetti pittorici già conosciuti al grande pubblico, Guaitamacchi affianca i lavori fotografici frutto della ricerca artistica degli ultimi anni, “My home glacier”, scatti dei ghiacciai svizzeri che lui stesso a raccolto rielaborati successivamente con interventi pittorici e grafici, che ne fanno dei pezzi unici.
Ice Towers
Fotografia e tecnica mista su carta
Size 35×28 cm
Ogni opera è pezzo unico, firmato al retro
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
14
15
16
17
My home glacier
Jonathan Guaitamacchi
“Monogenesi 1”
fotografia e tecnica mista, 90×120 cm
Jonathan Guaitamacchi
“Monogenesi 2”
fotografia e tecnica mista, 90×120 cm
Jonathan Guaitamacchi
“Monogenesi 3”
fotografia e tecnica mista, 90×120 cm
Light Box
Fotografia retroilluminata a led
Jonathan Guaitamacchi
“ MONO GENESIS – Ice Research ”
Light box, Fotografia con luce retroilluminante a led
Size 100 x 150 cm
Pezzo unico
Jonathan Guaitamacchi
“ MONO GENESIS – Ice Research ”
Light box, Fotografia con luce retroilluminante a led
Size 100 x 180 cm
Pezzo unico
Biografia
Jonathan Guaitamacchi nasce a Londra nel 1961, vive e lavora tra Milano, Londra e Cape Town. Si diploma in pittura all’Accademia di Belle arti di Brera a Milano, sempre mantenendo un sguardo appassionato e di studio all’ambito architettonico. è stato uno dei tanti talenti scoperti da Luciano Inga Pin. Nel 1997 presenta una mostra personale presso l’Officina della Pressione a Milano, dove espone i grandi disegni realizzati presso l’area dei gasometri dismessi alla Bovisa. Nello stesso anno, 1997, vince ex-equo il premio Suzzara, è poi presente con alcuni lavori alla XIV Quadriennale di Roma.
Inizia ad esporre in Italia e all’estero, specie in Sud Africa, paesaggio spesso ripreso come soggetto delle sue tipiche vedute a volo d’uccello (serie “Target”) che ne caratterizzano un’inconfondibile taglio prospettico e lo rendono noto al grande pubblico.
Il 2005 è invece l’anno di pieno riconoscimento all’estero, quando i suoi lavori sono esposti presso la Biennale di Pechino in Cina. Ha al suo attivo numerose mostre in Europa, Cina, Sud Africa e America. Conosciuto per le sue visioni globali, alla base della sua ricerca ci sono le architetture di grandi città che diventano spunto, traccia e soggetto. Visioni metropolitane in bianco e nero caratterizzate da una sorprendente potenza pittorica e da pennellate incisive e graffianti, ampie velature e stratificazione di colore materico.
Guaitamacchi dipinge paesaggi la cui essenza e sintesi formale nascono dalla memoria, dal ricordo che lega l’artista al territorio inglese e alla cultura anglosassone dalla quale proviene. Le imponenti scogliere di Dover o la M25 (tangenziale londinese), diventano veri e propri varchi, luoghi che stimolano continuamente l’immaginario dell’artista.